mercoledì 30 gennaio 2019

The Punisher stagione 2 (2019)






 La seconda stagione di The Punisher risuona del barbarico urlo generato dalla sete di violenza di Frank Castle (Jon Bernthal), distinguendosi quindi dalla prima stagione, ove la Stella Polare era vendetta verso coloro che avevano sterminato la sua famiglia.
  Castle diviene una piaga biblica, libera di marchiare autonomamente le porte dei giusti, lasciando il resto degli uomini tra le spire del dolore e della sofferenza. Un essere incapace di vivere nella pace e nella sicurezza, o in una guerra lastricata e asfaltata da altri. La sua sete di violenza è inscindibile dal libero arbitrio riguardo al giudizio e al tipo di esecuzione. Nulla può compensare la sua sete di sangue.




 Qualsiasi statista sano di mente si opporrebbe ad attuare una guerra su due fronti, come del resto la storia ci insegna, ma Castle, decisamente, non è sano di mente. La seconda stagione è caratterizzata infatti dalla presenza di ben due villain.
 Billy Russo (Ben Barnes), responsabile della strage sulla giostra e nemico storico di Castle, torna ora con viso e  psiche martoriati dall'ultimo incontro con il Punitore. Così come il ricordo di quel teschio dipinto ossessionerà la nuova vita di Russo, il ricordo dell'amicizia tra i due compagni d'armi affiorerà continuamente come un fantasma nella mente dei due veterani.




 Se su un fronte troveremo un nemico dominato da incubi e aggressività incontrollata, dall'altra avremo un killer freddo e razionale, il quale, con il suo fervore religioso, sembra quasi la versione speculare di Castle. Se inizialmente John Pilgrim (Josh Stewart) appare una sorta di redneck  integralista, lentamente aprirà una complessità esistenziale che riuscirà ad arricchire notevolmente la storia.



 Altro personaggio che eleva notevolmente la caratura della serie è Dinah Madani (Amber Rose Revah). Anche lei subirà, come Castle, una forte evoluzione rispetto alla serie precedente. Dopo il tradimento e l'aggressione di Russo, Madani vivrà dominata dal desiderio di vendetta, divenendo ella stessa una sorta di "punitrice", la quale, secondo le parole dello stesso Castle, <<è ormai perduta come me!>>





 Jason R. Moore, che interpreta Curtis Hoyle, indossa un Hamilton Jazzmaster Maestro Small Second Auto H42575783




 La collezione Jazzmaster, come le grandi melodie del jazz, si fregia di ricche variazioni che mescolano innovazione, tradizione e modernità. Il Jazzmaster Maestro Small Second è come un direttore d'orchestra il cui ritmo è scandito dal contatore dei secondi a ore 6, complicazione che si fonde magnificamente con la cassa sottile, solo 11 mm, che rende l'orologio sobrio ed essenziale. La cassa, in acciaio PVD rosa con diametro di 40 mm, monta un vetro zaffiro..
 Le lancette sono in metallo rosè. Quelle delle ore e dei minuti sono dotate di luminescenza centrale. Le cifre arabe delle ore sono in metallo rosè lucido
 Le decorazioni guilloché del subquadrante, che simulano delle onde semicircolari che si dirigono al centro del contatore dei secondi, generano una dinamicità centripeta che si contrappone alle decorazioni lineari espansive dirette alla scala dei minuti. Questa dinamicità risalta la finestra del datario a ore 3.
  Il fondello, in acciaio PVD rosa, presenta una finestra in vetro zaffiro che permette la visione del movimento meccanico automatico Swiss Made Cal. 2895-2. 
 Il cinturino, in pelle stampata colore nero con cuciture di rinforzo, presenta anse da mm. 20 e chiusura in acciaio rosè logata Hamilton.

Hamilton Jazzmaster su Amazon





Nella maggior parte delle puntate, Jason R. Moore indossa un Luminox Men's 8801 Navy Seal




 I Luminox Navy Seal, essendo orologi progettati per le forze speciali della United States Navy,  risultano affidabili nelle condizioni più estreme. Proprio per questo sono gli orologi ufficiali di numerose unità di polizia e corpi militari.
 La loro visibilità è garantita dalla Luminox Light Technology, basata su un sistema di illuminazione a radioluminescenza. Il trizio consente alle tre lancette e agli indici delle ore di brillare per 25 anni senza necessità di assorbire la luce.




 La cassa, in acciaio inossidabile come il fondello, ha un diametro di 43 mm. La lunetta in poliuretano nero presenta accenni Luminox. Il quadrante è protetto da un vetro minerale temprato antigraffio. La resistenza all'acqua è di 200 metri e la corona è dotata di un doppio sistema di guarnizioni di sicurezza.

Luminox Navy SEAL su Amazon




 Il Boss dei nazi di NY indossa un Rolex Datejust Stainless Steel 18k Yellow Gold Factory Diamond Bezel.




Il primo Rolex Oyster Pepetual Datejust è stato lanciato nel 1945 per celebrare il 40° anniversario dell'azienda. Il Rolex Datejus, in oro giallo 18 carati con cassa impermeabile Oyster, è stato il primo orologio da polso con funzione di cambio automatico della data.  La finestra del datario sarà arricchita nel 1953 con l'utilizzo dell’obiettivo Cyclops, in grado di ingrandire la data di 2,5 volte.
 Nel 1953 viene introdotto il “Turn-O-Graph”  6202, il primo orologio da polso con ghiera girevole prodotto su larga scala. La ghiera calibrata a 60 unità permetteva, allineando il segno dello zero con una delle tre lancette, di effettuare la misurazione, e la successiva registrazione, del tempo impiegato da una determinata operazione. Dopo l'introduzione del Submariner e del GMT-Master, il Turn-O-Graph” si fonde con  la collezione Datejust, facendo acquisire al "Thunderbirds" la finestra con datario alle 3.




 Il modello del '45 utilizzava il calibro 710, che in seguito sarà sostituito con il 730, nel 1957 con il 1065 e nel 1965 con il famoso Calibro 1570. Nel 1977 viene lanciato il Rolex Datejust OysterQuartz ref. 17000 che monta un calibro 5053. Il calibro 5053 era finalizzato a contrastare il Beta 21, primo calibro al quarzo sviluppato dal Centre électronique horloger (CEH) di Neuchâtel (Suisse), di cui erano azioniste 16 società di orologi. Oltre al modello 17000, anche il 17013 e il 17014 monteranno il calibro 5053, che sarà prodotto fino al 2001.


Rolex Datejust OysterQuartz ref. 17000


 Nel 2000 la Rolex introduce nuovi modelli dello storico "Thunderbirds", fuori produzione da ormai diversi anni, utilizzando uno stile moderno in grado di enfatizzare il legame tra eleganza e sportività.
 Il Rolex Datejust Turn-O-Graph ref. 116261 è la versioni più elegante, grazie all'oro Everose 18K, che arricchisce il bracciale, la ghiera e la corona. Splendido risulta il contrasto tra l'oro rosa delle lancette a bastone e degli indici a barretta con il quadrante bianco. Esiste una versione con bracciale Jubilee e una con bracciale Oyster.
 A Basilea 2009, Rolex introduce l'Oyster Perpetual Datejust II Rolesor 116333-72213, con cui passa dai classici 36mm di diametro, ritenuti ormai vetusti, ai moderni 41mm.I modelli con diametro da 36mm vengono ormai prodotti unicamente nelle versioni femminili.  Il movimento, certificato COSC, è dotato del dispositivo Paraflex e della spirale Parachrom.
 La spirale Parachrom, più sottile di un capello e realizzata in una lega paramagnetica altamente stabile a base di niobio e  zirconio,  non subisce l’influenza dei campi magnetici e ha una resistenza agli urti fino a 10 volte superiore. Il dispositivo Paraflex è un dispositivo anti-urto ad alta efficacia progettato per proteggere gli elementi più delicati del movimento, in particolare l'asse del bilanciere, e garantisce una resistenza agli urti fino al 50% superiore rispetto allo standard.


Oyster Perpetual Datejust II Rolesor 116333-72213


 Nei primi anni del XXI secolo, Rolex introduce una nuova ghiera piatta e lucida, come alternativa a quella scanalata. Questa novità, insieme all'aumento del diametro della cassa a 41mm, caratterizzerà L'Oyster Perpetual Datejust II ref. 116300, presentato da Rolex al Baselworld 2012.
 Il Rolex 116300, che monta il calibro 3136 con dispositivo Paraflex e spirale Parachrom, è stato un vero successo, grazie al suo stile sportivo e all'utilizzo dell'economico, ma resitentissimo, acciaio 904L.

 
Oyster Perpetual Datejust II ref. 116300


A Baselworld 2016 viene presentato il nuovo Oyster Perpetual Datejust 41, disponibile in diversi modelli  acciaio e oro giallo 18K  o oro Everose. Sulla cassa Oyster, che garantisce un'impermeabilità fino a una profondità di 100m, il fondello, rifinito con un'elegante flessione, è avvitato con una particolare tecnica che ne permette la rimozione solo agli orologia Rolex. La corona di carica Twinlock, con la sua doppia guarnizione, garantisce la massima tenuta stagna.
 Il nuovo Datejust 41 monta il calibro 3235, un movimento meccanico di nuova generazione con 14 brevetti, che definisce un nuovo standard di prestazioni per le caratteristiche fondamentali di un movimento orologiero, ossia precisione, autonomia, resistenza agli urti e ai campi magnetici, comfort di regolazione e affidabilità. Il calibro 3235 incorpora il  nuovo scappamento Chronergy brevettato da Rolex, che concilia alto rendimento energetico e grande affidabilità. Realizzato in nichel‑fosforo, è insensibile ai campi magnetici. L’organo regolatore, autentico cuore dell’orologio, presenta una spirale Parachrom blu ottimizzata che, in caso di urto, rimane fino a dieci volte più precisa di una spirale tradizionale.




 Grazie alla nuova architettura del bariletto e al rendimento superiore dello scappamento, l’autonomia del calibro 3235 raggiunge i 3 giorni. Questo significa che si può passare dal venerdì sera al lunedì pomeriggio senza l’onere di dover caricare l’orologio, anche quando non viene indossato.
  I bracciali utilizzati sono Oyster o Jubilee, entrambi dotati di sistema di fissaggio Oysterclasp, ossia un fermaglio di sicurezza a lamine pieghevoli con “coperchio” dotato di un ulteriore gancio di chiusura che previene eventuali aperture accidentali. Questo sistema dispone di un sofisticato meccanismo di apertura e chiusura a leva, composto da quindici elementi microtecnici, che ne rende più agevole l’apertura. I bracciali sono dotati anche del sistema di allungamento rapido Easylink, il quale permette di allungare il bracciale di circa 5 mm. Esso onsiste in una maglia, discretamente integrata al di sotto del fermaglio, che può aprirsi o ripiegarsi su se stessa con estrema facilità, andando ad allungare o ad accorciare il bracciale.
 Il Rolex Oyster Perpetual Datejust 41 è accompagnato dal sigillo verde, che ne certifica lo status di Cronometro Superlativo. Questo titolo esclusivo attesta che il segnatempo ha superato con successo una serie di controlli finali specifici condotti da Rolex nei propri laboratori e secondo i propri criteri, dopo la certificazione ufficiale COSC del suo movimento. Questi test unici, che riguardano la precisione cronometrica dopo l’operazione di messa in cassa, l’impermeabilità, la carica automatica e l’autonomia, riscrivono gli standard in materia di prestazioni facendo di Rolex il riferimento dell’eccellenza per gli orologi meccanici. Il sigillo verde è accompagnato da una garanzia di cinque anni che si applica a tutti i modelli Rolex.
  Il datejust ha attraversato le diverse epoche che hanno caratterizzato l'evoluzione dell'orologio contemporaneo, arricchendosi ma mantenendo inalterati quei caratteri che lo hanno reso uno dei Rolex più amati e idonei ad abbinarsi agli outfit più diversi.


Oyster Perpetual Datejust 126333


Nessun commento: