In un futuro apocalittico, Juliette (Brittany Ashworth) guida un furgone tra la polvere e i rottami di una zona desertica, cercando rifornimenti e carburante. Un incidente la costringe a passare la notte all'interno del veicolo ormai ribaltato, sperando nei soccorsi inviati dal campo base.
La notte si popola improvvisamente di cannibali disperati e strane creature antropomorfe.
Mathieu Turi, regista dell'opera, decide di utilizzare l'alternanza tra presente e passato attraverso l'uso di flashback che ci mostrano Juliette in una New York pre-apocalisse. Se da una parte, questa scelta può bloccare il fluire della tensione, dall'altra risulta aumentare l'impatto emotivo della narrazione, ipertrofizzando soprattutto il finale.
Il problema dei flashback è la componente eccessivamente drama e da soap, che può risultare un po' indigesta per coloro che si aspettano un adrenalinico figlio di Mad Max.
Buoni i giochi rotatori e stereofonici delle inquadrature che velocizzano la trama apocalittica.
Grégory Fitoussi, che interpreta Jack, indossa un Tag Heuer Monaco
L'Heuer Monaco nasce grazie alla partnership promossa tra Jack Heuer, pronipote del fondatore dell'azienda Heuer, Buren, importante produttore di movimenti automatici sottili, Dubois Depraz e Breitling, entrambi famosi produttori di cronografi. Il prodotto finale fu il Chronomatic Calibre 11, un cronografo automatico modulare costruito su un movimento base Buren, con un modulo cronografo Dubois Depraz indipendente collegato al movimento dell'orologio da tre viti. Battendo a 19.800 alternanze all'ora, il movimento offriva una riserva di carica di circa 42 ore.
Il Chronomatic Calibre 11 fu montato inizialmente sui modelli Carrera, con conseguente modifica della cassa, e su l'Autavia, ma in seguito venne deciso di costruire un orologio all'avanguardia intorno al nuovo movimento. Jack Heuer decise di utilizzare una particolare creazione brevettata da Erwin Piquerez, una cassa quadrata impermeabile. Nasce così la prima versione dell'Heuer Monaco, presentato alla fiera di Basilea del 1969 come il primo cronografo impermeabile con una cassa quadrata. Questa prima versione era disponibile in due versioni, ossia la 1133B, di colore blu, e la 1133G di colre grigio.
Il nuovo modello ha goduto di un'ampia visibilità grazie a Steve McQueen, che lo ha indossato durante le riprese di Le 24 Ore di Le Mans (Le Mans), film del 1971 diretto da Lee H. Katzin.
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