Dopo aver liberato la piramide-alveare del film precedente, qui la recensione, i Predator si dirigono, con la loro astronave, verso casa, ma un embrione di Alien è stato "covato" dal Predator Scar, originando un Predalien. Il caos, che deriva dalla presenza di questo nuovo ospite, porta al disastroso atterraggio dell'astronave sui boschi di Gunnison in Colorado. Unici superstiti sono il Predalien e una manciata di Facehugger.
Il veterano Wolf Predator giunge sulla terra per eliminare gli Alien, il Predalien e le loro tracce. Anche se poi lascia corpi umani scuoiati appesi agli alberi...
Aliens vs. Predator 2 risulta più piacevole rispetto al suo predecessore, riuscendo a creare una sorta di ponte, non solo tra le due temibili creature aliene, ma anche tra gli scifi-movie degli anni '50 e gli slasher di fine anni '90 partoriti da mamma Scream. Non sto dicendo che sia un capolavoro, anzi, basta analizzare il deficit emotivo di certi personaggi, che supera notevolmente la borderline zone, ma il film risulta più guardabile per gli appassionati dei due mostriciattoli alieni.
Proprio come i classici film di fantascienza, AvP2 ci mostra una cittadina pacifica dove il massimo della tensione deriva dal testosterono degli adolescendi, in perenne guerra per il "territorio". Anche a coloro che sono a digiuno di quei film anzianotti, verrà sicuramente in mente Blob (The Blob). Stessa ambientazione cara anche agli slasher, vedasi Scream o So cosa ai fatto (I Know What You Did Last Summer).
Improvvisamente le cose cambiano, in questo caso non a causa di un pazzo omicida desideroso di vendicare un torto subito o per purificare le colpe della donna amata, bensì per una trasferta tra due specie spaziali shakespearianamente ostili e purtroppo, per i Predator e per i terrestri, anche shakerate.
AvP2 vede inoltre un incremento notevole delle sequenze sanguinolenti e cruente, con uno stile che lo lega ancor più ai film slasher. Basta pensare alla splendida scena ambientata nella nursery, da cui si origina una natività "alienata"...
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Il pizzaiolo reazionario indossa un Casio G-shock DW6600.
Il Casio G-shock DW6600 è stato uno degli orologi militari più popolari, grazie a numerosi fattori come il prezzo economico, la resistenza agli urti, la leggerezza, la resistenza all'acqua fino a 200 metri e la retroilluminazione EL con afterglow. Altre funzioni sono sistema orario 12/24, calendario automatico, conto alla rovescia, cronometro, sveglia giornaliera e segnale orario.
Fino al 2010, anno del suo ritiro dal mercato, il Casio G-shock DW6600 è stato l'orologio standard dei Navy SEALs, andando a sostituire il Rolex Submariner. Discendenti leggittimi del DW6600 sono il DW6900 e il DW9052.
Il Casio G-shock DW6900-1V, caratterizzato da robustezza, tenacità e minimalismo, garantisce un'ottima resistenza in ambienti ostili. Le sue funzioni sono simili a quelle del DW6600, da cui si distingue facilmente per la presenza di tre cronografi nella parte superiore del quadrante. Il DW6900-1V rappresenta il modello base della serie G-shock 6900.
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Il G-shock GW6900-1 si arricchisce della ricarica solare e dell'Atomic timekeeping, anche se resta esteticamente simile al modello DW6900-1V, tranne per poche differenze grafiche e cromatiche.
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Il DW6900NB-7 si differenzia dal modello base, oltre che per il colore bianco, grazie al quadrante metallico a specchio. Link Amazon
Il DW6900MS-1 è caratterizzato dalla finitura nera, che interessa cassa e braccialetto, e dal pulsante G in acciaio nero placcato ionico. Link Amazon
Il DW6900CB-1 presenta un quadrante dorato che risalta grazie alla cassa in resina nera. Link Amazon.
Il DW6900GD-9 è la versione completamente dorata. Le sue dimensioni, 53.2 x 50.0 x 16.3mm, lo rendono appateibile anche per il pubblico femminile.
Il Casio
DW-9052, con le misure 48.5x43 x14.7mm e il peso di 57gr, si colloca
tra i G-Shock di medio formato. Il display è protetto da un vetro
minerale e la resistenza all'acqua è garantita fino a 200 metri.
La lettura del display è facilitata dalla retroilluminazione elettroluminescente con Afterglow. Il cronometro da 1/100 secondi ha una capacità di
misurazione di 23h59'59,59'', con modalità di misurazione tempo
trascorso, tempo intermedio, 1° e 2° posto. Il conto alla rovescia ha
come unità di misura 1'', un intervallo di 24h, un intervallo di
impostazione da 1' a 24h e l'opzione di ripetizione automatica.
La precisione risulta di circa 15 secondi al mese, mentre la durata delle batterie è di 2 anni. Casio G-Shock DW-9052 su Amazon
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